Si può fare! (quattro conti nel paese immaginario)

Si può fare! (quattro conti nel paese immaginario)

Ho fatto quattro conti. Ti avviso che questo articolo può far venire il mal di testa.

Primo dato: il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri, in un’intervista a Unomattina ha detto che servono complessivamente 1.500 miliardi di Euro a livello europeo per fronteggiare la crisi attuale.

Questa, se ho capito bene, è la cifra per cui si discute se Eurobond si, Eurobond no – Mes si, Mes no.

Secondo dato: l’italia partecipa al Mes per il 17,91%. Facciamo finta, per pura accademia, che -se si mettessero d’accordo- all’Italia arriverebbero 1.500 miliardi X 17,91% = 268,6 miliardi di Euro (ribadisco che è una pura congettura del sottoscritto).

Poi ho sentito che qualche genio ha proposto un “contributo di solidarietà” (aka: imposta patrimoniale). Tasse supplementari in tempo di guerra. Geniale.

Terza informazione: la “ricchezza” in Italia (costituita dalla somma delle attività reali e delle attività finanziarie al netto delle passività finanziarie) secondo l’Istat ammonta a 5.343,2 miliardi di Euro (dato 2016).

Questa ricchezza è così distribuita:

Le percentuali in basso rappresentano le % di famiglie sul totale italiano. Le barre rappresentano la % di ricchezza in mano alle famiglie.

Quindi, il 75% della ricchezza è in mano al 30% delle famiglie. In soldoni, il 30% delle famiglie italiane (7,8 milioni su un totale di 25,9 milioni di famiglie) detiene una ricchezza complessiva di 4.007,4 miliardi di euro.

I 268,6 miliardi di Euro che arriverebbero all’Italia (vedi sopra) rappresentano il 6,7% della ricchezza di quelle famiglie più ricche.

Io credo che se l’Italia avesse ancora la sua sovranità monetaria (cioè potesse emettere titoli di stato a suo piacimento) e se emettesse un titolo con un discreto rendimento, magari quel 6,7% potrebbe arrivare da quei detentori di ricchezze importanti. Tutti italiani e con buona pace delle idee bolsceviche di nuove tasse.

Giusto per fare i conti in tasca agli altri, si tratterebbe di invogliare ogni famiglia di quel 30% più ricco a investire 34,5 mila euro in quella obbligazione (è facile: è sufficiente che abbia un rendimento superiore al costo del denaro in banca). Oltretutto, non mi sembra un gran investimento per gente così.

Io, per esempio inizierei a chiamare questi qui sotto:

Fonte: Boston Consulting Group

Purtroppo l’Italia non può farlo, non può emettere quella bella obbligazione con un bel rendimento e una tassazione ridotta.

O si? Io dico di si, ma ci vuole coraggio. Ho scritto due righe qui:


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